Per Termoregolazione si intende la capacità di regolare la temperatura di un sistema biologico.
Prendendo in considerazione gli animali omeotermi, possiamo dire che sono in grado di regolare la temperatura del proprio corpo. Una bassa temperatura ambientale comporta un aumento della termo-produzione ed una diminuzione della termo-dispersione. Un’ alta temperatura ambientale comporta l’effetto inverso, una diminuzione della termo-produzione ed un aumento della termo-dispersione. La temperatura corporea nell’uomo, in condizioni normali, mostra fluttuazioni lievi che non superano 1°C. Malattia, esercizio fisico prolungato, caldo e freddo estremi fanno aumentare queste fluttuazioni.

Termoregolazione
IPOTALAMO:
E’ come se fosse il nostro termostato. La temperatura del corpo è regolata quasi esclusivamente da meccanismi a Feedback che operano attraverso “centri termoregolatori” situati nell’ipotalamo e recettori termosensibili. L’utilizzo di termodi nell’ipotalamo ha permesso di individuare aree sensibili alla temperatura:
- Nuclei ipotalamici anteriori;
- Area preottica (dove sono localizzati 2/3 di neuroni sensibili al caldo ed 1/3 sensibili al freddo).
TRASFERIMENTO DEL CALORE CORPOREO:
Il calore prodotto nel nostro corpo deve necessariamente avere un accesso al mondo esterno. Il sangue trasporta il calore dal “nucleo interno” verso la cute, dove, a questo livello, possono avvenire gli scambi con l’ambiente esterno. Possiamo trovare 2 condizioni:
- Temperatura della cute più alta di quella ambientale: abbiamo bisogno di prendere calore e possiamo farlo tramite: CONDUZIONE, CONVEZIONE, IRRAGGIAMENTO, EVAPORAZIONE.
- Temperatura della cute più bassa di quella ambientale: abbiamo bisogno di disperdere calore e l’unica metodica che possiamo utilizzare è l’ EVAPORAZIONE.
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