storia rugby
STORIA:
In Italia la prima partita di Rugby disputata,di cui si abbia notizia risale al 1910.
Si affrontarono a Torino il “Racing Club Parigi” ed il “Servette di Ginevra”.
Solo dal 2 aprile 1911 si riesce a vedere in campo una formazione italiana; si affrontano a Milano, i padroni di casa dell’ “US Milanese” e i francesi (ospiti) dei “Voironn”.
Per colpa anche della Prima Guerra Mondiale, dopo il 1912 il Rugby fatica a prendere piede in Italia; si riprende a giocare solo nel 1927.
Il 28 Settembre 1928, nasce la “Federazione Italiana Rugby” (F.I.R.) con “Piero Marini” come primo Presidente.
Nel 1929 si gioca il primo campionato e vi partecipano 6 delle 16 Società attive in Italia ed il titolo va all’ “Ambrosiana Milano”.
Si riesce a formare una squadra Nazionale che il 20 maggio 1929 affronta a Barcellona il primo impegno internazionale contro la Spagna. L’Italia perde 9 a 0.
Negli anni trenta la Francia viene esclusa dalle 5 Nazioni.
Il 4 settembre 1933, a Torino, viene fondata la F.I.R.A. (Federazione Europea del Rugby) tra: Italia, Francia, Spagna, Cecoslovacchia, Romania, Germania.
Fino alla Seconda Guerra Mondiale saranno questi gli avversari dell’Italia.
Il Rugby si sviluppa molto rapidamente in Italia.
Milano e Roma sono i paesi principali dove si sviluppa il movimento, però le partite si giocano anche in altre città, quali: Torino, Bologna, Padova, Napoli, Genova, Brescia, Treviso, Rovigo, Parma.
Al termine della Seconda Guerra Mondiale, i soldati Sud-Africani, Neozelandesi, Inglesi ed Australiani diventano i maestri del nuovo Rugby Italiano.
Fino alla fine degli anni ’70 l’Italia resterà legata al modello francese.
1973: l’Italia effettua la prima grande tournée in SudAfrica, diretta dall’ ex Pilone del SudAfrica “Amos Du Plooy”.
Seguono i viaggi in Inghilterra e in Scozia e si intensificano i rapporti con l’Australia e la Nuova Zelanda.
1980: Tour in Nuova Zelanda e Fiji;
1981: Tour in Australia, Zimbabwe, Canada e Stati uniti;
1986: Tour in Australia;
1987: l’International Rugby Board, la federazione internazionale, vara la prima “Coppa del Mondo”, ne affida l’organizzazione alla Nuova Zelanda.
L’Italia in questa edizione perde all’esordio proprio contro gli “All Blacks”.
La seconda sconfitta con l’Argentina,poi riesce a vincere contro le Fiji, perònon riesce a qualificarsi per i quarti di finale.
Negli ultimi 20 anni, lo sviluppo e la conoscenza del gioco in Italia si sono considerevolmente arricchiti, soprattutto merito dei grandi tecnici che si succedono sulla panchina della Nazionale e dei Club e dei grandi Campioni che si confrontano nel campionato Italiano.
Negli anni successivi, 1991, 1995, l’Italia non sfigura a i Mondiali.
1996: la guida del Rugby Italiano passa nelle mani di “Giancarlo Dondi”, già Manager della Nazionale nelle ultime 2 edizioni della rassegna iridata, e il resto è Storia recente.

IL CAMPO & IL PALLONE DA RUGBY:

Il terreno di gioco si compone di un rettangolo che non deve eccedere i 100 m di lunghezza e i 70 m di larghezza (fig. A). La linea che delimita il campo sui lati corti e su cui sorge la porta si chiama linea di meta. Oltre le linee di meta sono situate le due aree di meta, che non possono essere profonde più di 22 m e meno di 10 m. La linea che delimita questa zona verso l’esterno si chiama linea di pallone morto. Al centro delle due linee di meta sono situate le porte a forma di H; i due pali sono posti alla distanza di 5,6 m tra loro e hanno altezza minima di 3,4 m; la barra trasversale è posta a 3 m dal terreno. La linea di meta e i pali della porta sono parte integrante dell’area di meta e quindi idonei per la segnatura di una meta. Il campo è diviso in due metà in ciascuna delle quali a 10 m dalla linea mediana vi è la linea dei 10 metri (o dei 10, semplicemente); a 22 m dalla linea di meta vi è la linea dei 22; a 5 m dalla linea laterale vi è la linea dei 5.
Il pallone, di forma ovoidale (fig. B) e in cuoio o adeguato materiale sintetico, ha lunghezza 280-300 mm; circonferenza massima 760-790 mm; circonferenza minima 580-620 mm; peso 410-460 grammi.

Grazie al contributo del Sig. Monaco Federico, diretto discendente di uno dei Pionieri del Rugby italiano, il Sig. Vitelio Tiso della squadra I Leoni di San Marco di Padova, abbiamo potuto caricare sul nostro portale delle copie delle foto originali  scattate tra il il 1928 e il 1935.
Tra le foto vi è anche il fronte retro della tessera datata 1932 ed un articolo di giornale (giornale ignoto) su una partita Padova-Lazio.

SITOGRAFIA:

  1. Federico Monaco (immagini storiche del Rugby)
  2. http://www.treccani.it/enciclopedia/tag/rugby/
  3. http://www.federugby.it/index.php?option=com_content&view=article&id=68&Itemid=91
  4. http://www.thetimes.co.uk/tto/sport/rugbyunion/article3694457.ece

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