L’ACIDO LATTICO è da sempre sinonimo di FATICA, di causa dei dolori muscolari del giorno dopo ed è per questo visto in modo negativo da chi si occupa in un modo o nell’ altro di allenamento.

MA SIETE SICURI CHE L’ORGANISMO PRODUCA UNA SOSTANZA NEGATIVA A SE STESSO?

Come molto spesso accade per queste tematiche, bisogna partire dalla Biochimica.

I termini ACIDO LATTICO e LATTATO, nonostante le differenze biochimiche, sono spesso usati come sinonimi benché in realtà:
Il LATTATO si viene a formare con il Metabolismo Anaerobico Lattacido (in termini più specifici, tramite la Glicolisi Anaerobica),mentre l’ACIDO LATTICO è composto da Lattato + uno Ione Idrogeno(H+).
La GLICOLISI è composta da 10 reazione che trasformano il glucosio in due molecole di piruvato, con la riduzione di 2 molecole di NAD a NADH H+ e la formazione di 2 molecole di ATP (bilancio netto).

Il piruvato in assenza di ossigeno viene traformato in lattato, il quale ha il compito di accettare gli idrogeni accumulati dal metabolismo anaerobico e di rigenerare il NAD.

Elogio all'acido lattico

È interessante notare che i ricercatori più di recente hanno proposto che la produzione di lattato sia un evento fisiologico capace di neutralizzare o ritardare l’instaurarsi di un ambiente acido nelle cellule del muscolo in attività.

Secondo questi la produzione di lattato non contribuisce direttamente all’instaurarsi della fatica percepita ad elevate intensità di allenamento, ma è l’accumulo di ioni idrogeno (H+), che coincide con la produzione di lattato, a provocare una diminuzione del pH cellulare (acidosi metabolica), compromettendo la contrazione muscolare, e portando in definitiva alla fatica e al bruciore percepito.

Il crescente accumulo di ioni idrogeno (H+) si verifica a causa di alcune differenti reazioni biochimiche durante l’esercizio fisico molto intenso e quindi anaerobico.

La vera causa dell’acidosi, o del bruciore, quindi è l’accumulo di H+ nell’ambiente contrattile del muscolo, mentre il lattato in realtà tampona l’acidità nelle cellule accettando H+ all’interno della sua struttura biochimica che altrimenti altererebbe aumenterebbe l’acidità cellulare.

Se non fosse per l’effetto del lattato come tampone o neutralizzatore dell’ambiente acido nella cellula, si sarebbe in grado di allenarsi solo a bassi livelli di intensità. Pertanto, l’accumulo di lattato, che per anni è stato impropriamente considerato come la causa del bruciore, è in realtà un evento metabolico benefico volto a diminuirlo.  A dimostrazione di questo sono proprio i più alti valori di lattato nel sangue a cui arrivano gli atleti professionisti durante prove massimali rispetto ai sedentari.

In fine è doveroso spendere due righe per sfatare un mito: i dolori muscolari del giorno dopo (DOMS), non sono causati dall’ acido lattico, che viene efficacemente smaltito nei minuti successivi all’ esercizio fisico (l’acido lattico, infatti ha un emivita di circa 30 minuti) ma piuttosto dalla rottura delle fibre muscolari causate dall’ esercizio fisico, specie se non si è abituati.


BIBLIOGRAFIA:

  1. Hughson et al. Blood lactate concentration increases as a continuous function in progressive exercise. J Appl Physiol. 1987
  2.  Robergs et al. Biochemistry of exercise-induced metabolic acidosis. Am J Physiol Regul Integr Comp Physiol. 2004
  3. Robergs RA. Exercise-Induced Metabolic Acidosis: Where do the Protons come from? Sportscience, 2001,
  4. Arthur Weltman. The blood lactate response to exercise. Human Kinetics, 1995. University of Michigan.
  5. W. McArdle, F. Katch, V. Katch, “Fisiologia applicata allo sport” seconda edizione, casa editrice Ambrosiana
  6. Nelson, Cox, “ I principi di biochimica di Lehninger” quinta edizione, Zanichelli
  7. http://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/metabolismo-anaerobico-lattacido.html (Immagine)

Andrea Biagini

MSc Sciences and techniques of preventive and adapted physical activities (LM-67) - University of Urbino Carlo Bo. BSc Sports and health sciences (L-22) - University of Urbino Carlo Bo.

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