Il  termine FITNESS deriva dall’inglese fit che può venire tradotto come “in forma-adatto”.
A differenza di come viene inteso ed usato non è un qualcosa che si può fare ma invece sono delle caratteristiche o degli attributi che noi abbiamo, quindi non possiamo fare del fitness (come ci propongono molti corsi), ma siamo fit (cioè in un determinato stato di forma fisica).
Queste caratteristiche del fitness possono essere divise in health-related e skill-related (1):
Health-related: endurance cardiorespiratoria, forza muscolare, endurance muscolare, flessibilità e composizione corporea.
Skill-related: agilità, coordinazione, equilibrio, potenza, tempo di reazione e velocità.
Mentre il WELNESS è considerato uno stato di buona salute, comprendendo sia la sfera biologica che psicologica. E’ altamente legato al fitness di una persona soprattutto all’ Health-related fitness, il quale è correlato con la salute, e con la mortalità di un soggetto.
Esiste anche una correlazione dose-risposta tra livello di fitness o attività fisica (entro certe caratteristiche di quantità, tipologia, durata, frequenza e intensità ben precise) con il rischio di malattie cardiovascolari (2).
Nello studio di Myers J. et al. 2002 (3) è stato trovato che la capacità aerobica era un maggior predittore di mortalità se paragonato all’uso di tabacco, ipertensione, lipidi elevati e diabete mellito.
Kodama S. et al. 2009 (4) hanno riscontrato che per ogni MET (un’unità di misura della capacità aerobica) aumentato si rifletteva in una riduzione del 13% di mortalità dovuta a tutte le cause e del 15% di quella correlata ad eventi cardiovascolari, quindi migliorando il proprio fitness aerobico aumenti il tuo stato di salute e l’aspettativa di vita.
Detto questo, quando un medico vi dice di camminare che fa bene, od una persona qualunque in palestra vi fa fare qualcosa senza un criterio scientifico, bisogna stare molto attenti perché fare un’adeguata attività fisica nelle sue caratteristiche è fondamentale e richiede una valutazione attenta, scrupolosa e scientifica del soggetto che può essere fatta solo da una persona veramente preparata in questo settore, perché, anche se un evento raro, un’ eccessiva attività può portare a più danni che benefici in termini di salute.
In questo articolo non ho voluto dare indicazioni in termini di numeri, percentuali o altro per prescrivere un programma di esercizio fisico perché questo processo presuppone delle basi e conoscenze scientifiche per poter interpretare le linee guida ed adattarle al soggetto. Qui in Italia certe conoscenze vengono date per superflue, ma sono fondamentali. Per cui se volete fare la scelta più coscienziosa è preferibile consultare un professionista che ha studiato in modo esaustivo in questo settore anche se ce ne sono veramente pochi.

 

SITOGRAFIA:

  1. The President’s Council on Physical Fitness and Sports. Definitions-Health, Fitness, and Physical Activity. President’s Council on Physical Fitness and Sports. 2000.
  2. Williams PT. Physical fitness and activity as separate heart disease risk factors: a meta–analysis. Med Sci Sports Exerc. 2001.
  3. Myers J, Prakash M, Froelicher V, Do D, Partington S, Atwood JE. Exercise capacity and mortality among men referred for exercise testing. N Engl J Med. 2002.
  4. Kodama S, Saito K, Tanaka S, et al. Cardiorespiratory fitness as a quantitative predictor of allcause mortality and cardiovascular events in healthy men and women: a meta-analysis.2009.
  5.  http://www.kettleandkale.com/5-health-related-components-of-fitness/ (immagine)

Carlo Ferri marini

Dottore di Ricerca presso l'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Dottore Triennale in Scienze Motorie Sportive e della Salute (L-22). Dottore Magistrale in Scienze Motorie.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »